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L'insegnamento di Gesù è sempre rivolto alla singola persona. In questo inizio della quaresima mi piace ricordare che Nostro Signore detesta l'ipocrisia, il mostrarsi devoto per farsi vedere dagli altri, il vantarsi di avere aiutato qualcuno o fatto l'elemosina per far vedere agli altri quanto sei buono e bravo.
Naturalmente può capitare anche a ognumo di noi di dovere ricordare emostrare che siamo cristiani a qualcuno che conosciamo. Non dobbiamo nasconderlo, ma farlo in modo naturale senza ostentazione, e in modo da essere di esempio e invogliare gli altri a seguire Cristo. Nel mio caso cerco di pensare sempre a quello che sto per fare o per dire prima di dirlo o di farlo. Ma posso ovviamente sempre sbagliare. Quindi alla fine di ogni giornata mi metto alla presenza di Dio e mi ripasso brevemente come ho trascorso il mio tempo e ho commesso errori in qualcosa. Chiedo dunque a me stesso, per esempio:
CREDIAMO DUNQUE IN GESÙ CRISTO E NEL NOSTRO DESTINO SOPRANNATURALE
NOTA STORICA : Quaresima e San Valentino la Quaresima (termine latino Quadragesima - V secolo d.c.) è il periodo di quaranta giorni di preparazione alla Pasqua Nella Chiesa primitiva la celebrazione della Pasqua era anticipata da uno o due giorni di digiuno. Tale digiuno sembra fosse orientato non tanto alla celebrazione pasquale quanto all'amministrazione del battesimo riservata alla veglia pasquale. La consuetudine del digiuno era praticata dai catecumeni ed estesa in tempi successivi al ministro del battesimo e a tutta la comunità ecclesiale. A quel tempo il digiuno non aveva scopo penitenziale ma ascetico-illuminativo. Abbiamo notizie certe della quaresima solamente per la Chiesa di Alessandria. La preparazione prolungata alla Pasqua fu motivata dalla prassi penitenziale. Coloro che desideravano essere riconciliati con Dio e con la Chiesa iniziavano il loro cammino di preparazione nella prima di queste Domeniche (più tardi verrà anticipata al Mercoledì immediatamente precedente) e veniva concluso la mattina del Giovedì santo, giorno in cui ottenevano la riconciliazione. Verso la fine del V secolo, ha inizio la celebrazione del mercoledì e del venerdì precedenti la quaresima come se ne facessero parte. Per la cronaca: il Ramadan - Uno dei 5 pilastri della fede islamica è il Mese del Digiuno - nono mese del calendario lunare islamico, in cui i musulmani osservano il digiuno dall'alba al tramonto. Non ha aspetto penitenziale, ma si pratica per commemorare la rivelazione del Corano a Profeta Maometto, il profeta dell'Islam, da parte dell'angelo Gabriele. … San Valentino.San Valentino di Terni, detto anche san Valentino da Terni o san Valentino da Interamna (Terni, ... – Roma, 14 febbraio 273), f un vescovo e martire cristiano. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e successivamente dalla Chiesa anglicana, è considerato patrono degli innamorati e protettore degli epilettici.[1][2]La più antica notizia di Valentino di Terni è nel Martyrologium Hieronymianum, un documento ufficiale della Chiesa dei secc. V-VI dove compare il suo nome, la città di sepoltura e il dies natalis, cioè il giorno della morte, il 14 febbraio. Ancora nel secolo VI un altro documento, la Passio Sancti Valentini episcopi et martiri (BHL 8460)[3], ci narra alcuni particolari del martirio: la tortura(º(, la decapitazione notturna e di nascosto, la sepoltura a Terni ad opera dei discepoli Procolo, Efebo e Apollonio, il successivo martirio di costoro e la loro sepoltura sempre in Terni. Il consumismo utilizza San Valentino esclusivamente come protettore degli innamorati. Lo vediamo negli annunci pubblicitari della TV e nei film. (º) il cittadino romano colpevole di gravi crimini e condananto a morte non poteva essere flagellato o torturato, ma solo giustiziato mediante il taglio della testa. Quindi certi racconti di martirio sono quasi sicuramente una esagerazione, perché l'imperatore Caracalla aveva concesso la cittadinanza romana a turtto l'impero, abolito quindi il FLAGRUM (flagello) e proibita la crocifissione. L'imperatore C Marco Aurelio Severo Antonino Pio Augusto (in latino: Marcus Aurelius Severus Antoninus Pius Augustus; Lugdunum, 4 aprile 188 – Carre, 8 aprile 217), nato Lucio Settimio Bassiano (in latino: Lucius Septimius Bassianus), conosciuto anche con il nome onorifico di Marco Aurelio Antonino Augusto (in latino: Marcus Aurelius Antoninus Augustus) dal 198 al 211 ma meglio noto con il soprannome di Caracalla, dal nome del mantello gallico che usava indossare, è stato un imperatore romano, appartenente alla dinastia dei Severi, che regnò dal 198 al 217, anno della sua morte. Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo
Matteo6,1-6.16-18
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