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Gesù si serviva sempre del discorso figurato per analogie, per esempio delle parabole, e a me personalmente pare che il suo insegnamento non possa essere più chiaro di cosi. E spesso Gesù parla del rapporto tra i servi (cioè gli schiavi) e i loro padroni Si dimostra misericordioso, e perdona il servo che gli deve molto denaro, ma a patto che anche lui perdoni il suo prossimo.
COME FARSI TROVARE "SVEGLI" ATTENZIONE! La nostra personale fine del mondo avverrà con la nostra morte, inevitabilmete per ogni uono o donna di questa terra. Secondo la nostra fede le cose che accadranno a tutti alla fine della vita saranno: la morte, il giudizio, la destinazione eterna. Questo non dobbiamo dimenticarlo mai, e dobbiamo agire di conseguenza, come spesso ho scritto in questi commenti. Dobbiamo cioè adottare tutti quegli accorgimenti - ognuno ha i suoi metodi - che ci ricordino sempre che Dio ci guarda. In altre parole dobbiamo 'vivere alla presenza di Dio'. Lo possiamo fare con un metodo, con un piano di azioni spirituali per cui a ore precise recitiamo delle preghiere, leggiamo i Vangeli, meditiamo cercando di capire quello che Gesù vuole da noi nella situazione pratica di vita nella quale ci troviamo.
NOTA STORICA : il diritto (le leggi) sugli schiavi (nei Vangeli sono di solito chiamati i servi) Per capire il 'PADRONE" e i "SERVI" di cui parlano le parabole è necessario un breve e scarno sunto sulla schiavitù La schiavitù è consuetudine nella nelle civiltà antiche, ed era regolata dalla legge come ogni altra pratica economica. La civiltà romana ha rappresentato in occidente il campione delle società schiaviste. Il lavoro degli schiavi era componente essenziale della economia; importantissimo per i Romani era l'acquisizione di nuovi schiavi con le guerre di conquista.
A Roma e anche altrove gli schiavi potevano possedere il loro "PECULIO", sempre sotto la responsabilità del loro padrone, che era però civilmente responsabile del risultato dei loro affari. Uno schiavo poteva anche possedere altri schiavi. Non volendo andare più a fondo e lasciando questo studio sugli schiavi ai volonterosi interessati, noi possiamo però intendere meglio il contenuto della parabola dei talenti, e anche il comportamento del "padrone" rappresentato in questi brani dell'Evangelista Luca, e anche in altri..
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 12,35-38.In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro!».
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 12,39-48.In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate». Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». Il Signore rispose: «Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli. Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
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