Vangelo di Gesù Cristo
Secondo Marco 16,9-15
Come essere o diventare seguaci di Gesù Cristo nel mondo e nella propria situazione

«Gesù disse loro: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura."»

Non possiamo e non dobbiamo dubitare che Nostro Signore Gesù Cristo sia effettivamente risorto, come raccontano i Vangeli sinottici, altrimenti tutto sarebbe inutile e sarebbero vane la nostra fede, la nostra speranza, e quindi anche la nostra carità.
Per questo motivo in ogni messa festiva confermiamo la nostra fede nel recitare il simbolo Niceno. costantinopolitano (il CREDO) che si recita perché 'repetita iuvant' dato che esprime le verità di Fede che non dobbiamo mai dimenticare

La misericordia di Dio
li rimproverò ................. perché non avevano creduto

Gesù Cristo ha sempre dimostrato chiaramente di non gradire né lo scetticismo né l'ipocrisia, ma è smpre pronto a perdonare e ad accogliere tutti dopo ogni possibile caduta. Siamo esseri umani infatti, fallaci e peccatori soggetti alla tentazione, ma se cerchiamo e ci sforziamo onestamente di seguirlo e di rimanere fedeli, la Fede è il dono essenziale che riceviamo in cambio.

I discepoli di allora erano stati con Gesù, avevano visto ciò di cui era capace, eppure ancora pur avendo visto ed essendo stati testimoni diretti dei fatti accaduti, essi non credevano ancóra. Rimproverandoli aspramente per la loro incredulità Gesù si fa riconoscere da loro e comanda che lo facciano conoscere in tutto il mondo.
Però Dio ci lascia la libertà di credere o non credere - altrimenti non avrenno nessun merito se fossimo costretti - e chiede la nostra collaborazione attiva per farsi conoscere al mondo.
Anche noi come Suoi discepoli di ieri anche oggi siamo quindi obbligati a cercare di far conoscere e far meditare il Santo Vangelo a tutto il mondo, come fecero a suo tempo tutti gli Apostoli.

C'è chi fa apostolato come l'autore di questa pagine, perché ormai è anziano, o magari ha dei condizionamenti esterni o non ha molte occasioni di socializzare; c'è chi lo fa annunciandolo in vari modi agli amici e ad altri attraverso i cosiddetti 'social media'; ma il modo migliore per tutti è di farlo dimostrando di essere cristiani attaverso l'onestà e la laboriosità, l'amore alla famiglia, e anche nei rapporti col nostro prossimo, per esempio anche i compagni di lavoro nella propria vita ordinaria, o allae persone con cui abbiamo rapporti o contatti.
Non dobbiamo nasconderci, anzi dovremmo mostrarlo, discretamente e senza cadere nell'ostentazione, il che potrebbe causare l'effetto contrario.
NELLA NOSTRA PREGHIERA QUOTIDIANA CHIEDIAMO A GESÙ CHE CI AIUTI IN QUESTO COMPITO NON FACILE, CHE LUI STESSO CI CHIEDE, E AL NOSTRO ANGELO CUSTODE DI SUGGERIRCI COSA SIA MEGLIO FARE, E COME COMPORTARCI IN OGNI SITUAZIONE.

fine del commento

NOTA STORICA

CREDO. La formula riassume tutte le verità della nostra Fede, quello in cui un cristiano DEVE credere. È il simbolo niceno-costantinopolitano(Symbolum Nicaenum Costantinopolitanum). Fu composto, in origine, dalla formulazione approvata al primo concilio di Nicea (325 DC) (a cui vennero aggiunti ampliamenti, relativi anche allo Spirito Santo, nel primo concilio di Costantinopoli), è una formula di fede relativa all'unicità di Dio, alla natura di Gesù e, implicitamente, pur senza usare il termine, alla trinità delle persone divine.
Fu redatto a seguito delle dispute che attraversavano la chiesa del IV secolo, soprattutto a causa delle teorie cristologiche di Ario (Arianesimo). Il simbolo niceno-costantinopolitano è ampiamente usato nella liturgia cristiana, viene infatti recitato anche durante la Santa Messa.

Il termine "simbolo" è derivato dal greco σύμβολον, che inizialmente aveva il senso di "tessera di riconoscimento" o contrassegno: due persone spezzavano in due una piastrina di terracotta o un pezzetto di legno e ciascuno ne tratteneva una parte, così che, in un tempo successivo, il perfetto combaciare delle due parti provava l'identità delle persone. Il simbolo della fede è quindi la tessera o segno di riconoscimento tra i fedeli cristiani. Nella Chiesa dei primi secoli esisteva un rito chiamato Traditio Symboli (cioè Consegna del Simbolo, o Credo) con il quale la Chiesa, metaforicamente, "metteva insieme" (questo il senso della parola greca symbolon) e "consegnava" ai catecumeni una sorta di sintesi delle verità in cui credere.

Ecco Tutto quello in cui il cristiano deve credere per DIRSI ed essere tale.

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.

Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
Unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;0
per mezzo di Lui tutte le cose
sono state create.

Per noi uomini e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo15
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo, siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.

Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.

Professo un solo Battesimo
per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.

Amen.


 



 Non abbiate paura! la misericordia di
 Gesù è INFINITA

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 16,9-15.

Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni.
Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto.
Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere.
Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna.
Anch'essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere.
Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato.
Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.»


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