Vangelo di Gesù Cristo
Secondo Luca 19,45-48
Come essere o diventare seguaci di Gesù Cristo nel mondo e nella propria situazione

«Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!».

Gesù scaccia a frustate i venditori e i cambiavalute dal Tempio

Nostro Signore, di solito mite come dice egli stesso (Matteo 11,25-30) si indigna, si adira e passa come si suo dire alle vie di fatto. Fa una frusta di cordicelle e scaccia dal Tempio di Gerusalemme i venditori di colombe, e di altre mercanzie, rovescia i banchetti dei cambiavalute.
Eppure molti di costoro offrivano ai fedeli e ai pellegrini ciò di cui avevano bisogno; per esempio i venditori delle colombe che venivano offerte come sacrifici, o i cambiavalute che cambiavano il denaro dei pellegrini che versavano il loro obolo nel tesoro del Tempio.
Certamente Gesù non ha fatto del male alle persone, ma solo all'oggetto del mercimonio esagerato che l'aveva indignato per via dell'oltraggio che si faceva al luogo più sacro per gli ebrei di allora. Il Tempio di Gerusalemme era infatti profanato dall'esagerazione dei commerci che vi si svolgevano che non erano più un servizio utile ai pellegrini ma erano diventati un mercato

I LUOGHI SANTI CHE SONO META DEI PELLEGRINAGGI CRISTIANI
Anche oggi si corre il rischio di trasformare un luogo santo in qualcosa di non consono al luogo stesso. Intorno ai luoghi tipo 'Lourdes' o 'Fatima' o anche 'Medjugorie' e a manifestazioni che implicano la religione sicuramente nascono delle attività commerciali o addirittura delle speculazioni. Tuttavia, Nei casi che ho sopra citati ci vuole sempre chi accoglie e che serve perché il luogo sia acogliente e la santità del luogo stesso sia condivisa dal maggior numero di persone possibile.

Ma non penso chè questo tipo di cose sia quello a cui si riferisce il brano del Vangelo di oggi, o per lo meno non sia principalmente e solo questo.
Anzi, penso che in certi casi, come a Medjugorie per esempio, oso dire che il Signore ha magari voluto risollevare dalla povertà la gente di quel luogo, che attraverso l'apporto materiale e i contributi dei pellegrini è stata tolta dalla miserie ed è diventata prospera.

EVITARE DI ESSRE MERCANTI DEL TEMPIO, QUELLI CHE GESÙ SCACCIA A FRUSTATE
Credo invece che Nostro Signore voglia riferirsi a noi, sia laici che religiosi, cioè a tutti no fedeli credenti che formiamo la Chiesa della quale siamo parte integrante.
Gesù, che deve essere l'esempio a cui ispirarci nelle nostre azioni, non si è mai occupato di politica, né è andato ad 'arruffianarsi' coi potenti di allora, e neppure si è interessato dwgli aspetti finanziari del suo apostolato.. Gesù ha agito nelle coscienze dei singoli individui, indicando loro la via per essere degni di Lui. La cassa del gruppo dei discepoli la teneva Giuda Iscariota, quello che poi lo ha tradíto.
Gesù pur essendo il creatore della Chiesa non si è mai comportato da 'clericale', nel senso come lo intendono oggi i detrattori della religioni e in particolare i nemici della Chiesa cattolica, per i quali questa parola indica un agire in senso dispregiativo.

Noi fedeli comuni corriamo oggi il rischio di questo tipo di 'clericalismo' deteriore?
Questo vocabolo, come ho già detto sopra viene strumentalizzato dai materialisti e dai nemici della religione. La parola può indicare, per quanto riguarda una qualsiasi religione, un agire in senso politico che mira alla salvaguardia e al raggiungimento degli interessi spirituali dei fedeli, e ovviamente anche a garantire al Clero i mezzi materiali per conseguire questo fine.
Mi sembra ovvio che queste azioni e questi interessi sia materiali che spirituali siano perfettamente legittimi e normali per qualsiasi gruppo religioso degno di questo nome. I materialisti al contrario intendono la parola unicamente in senzo 'deteriore' cioè nel fatto che il clericalismo si concretizzi nel tentativo di indebolire la laicità di uno Stato attraverso il diretto intervento nella sfera politica e amministrativa della società civile da parte del clero, dei suoi sostenitori e dei fedeli.
Gesù che è il nostro esempio, questo non l'ha mai fatto, e nemmeno ha mai detto ad alcuno di farlo. Quindi nessuno di noi membri della Chiesa cattolica, pur nella legittima diversità delle idee politiche, dovrebbe essere un 'clericale' nel senso deteriore in cui lo intendono i nemici dellA religione.
In politica la separazione tra potere temporale e potere spirituale deve essere assolutamente garantita, per garantire la libertà di tutti a qualsiasi confessione appartengano.

Individualmente ognuno di noi può essere o diventare un 'clericale' in senso deteriore, quando approfittiamo della nostra fede per i nostri interessi e per farci gli affari nostri.
Nel piccolo, questo è il caso in cui per esempio un commerciante che ha la bottega in certi luoghi di cui ho detto sopra alza i prezzi delle vivande o altro in modo spropositato.
Invece per quento riguarda grandi interessi può esserci chi si serve disonestamente della Chiesa per fari i propri affari.
È quindi questo un fatto che appartiene alla coscienza dell'individuo, è è una disonestà, un illecito morale.
È ovvio che dirimere il lecito dall'illecito per quanto riguarda i grandi interessi non è differente da altri casi, solo che il giudizio è molto più complesso da definire.

Quindi, come spesso ha sottolinesto Papa Francesco, chi corre maggiormente questo rischio sono tutti coloro, laici religiosi e consacrati, che per tenere unita e 'governare' l'assemblea dei fedeli, svolgono mansioni e funzioni che sono tutte realtà importanti nella Chiesa stessa,
In tante di queste il rischio è grande, cioè si può perdere di vista lo scopo e lavorare esclusivamente per l'organizzazione in sé e per le persone che ne fanno parte, indipendentemente dallo scopo per cui questa è creata, oppure sconfinare nella direzione deteriore a cui si riferiscono i materialisti.
Io penso che sia cruciale per ognuno di noi che siamo fedeli cristiani grandi o piccoli, importanti o meno nella Chiesa, evitare di cercare di approfittare illecitamente della religione per farci gli affari nostri, per conseguire spropositati vantaggi personali a danno di altri.

Il secondo messaggio del Vangelo di oggi contiene l’elevazione, per la grazia, del cuore dell’uomo alla dignità di tempio di Dio. Quando Gesù risponde ai giudei: “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”, faceva riferimento al Suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e finalmente cominciarono a capire chi era Gesù e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Lui”.
Ci volle però l'intervento dello Spirito Santo nella Pentecoste perché finalmente lo capissero appieno.

fine del commento

 

NOTA STORICA

Il tempio di pietre `rappresenta il tempio che è il corpo di Gesù, e allora prima della venuta di Gesù era la presenza stessa di Dio tra gli uomini. Il Tempio di Gerusalemme doveva scomparire, sarebbe stato ridotto in polvere, come Gesù aveva predetto il giorno della sua crocifissione. Ma sarebbe stato costruito un Nuovo Tempio con delle pietre vive, e Gesù ne sarebbe stata la pietra angolare.

  • IL PRIMO TEMPIO - il tempio di Salomone. Costruito dal 866 al 833 A.C
    Il Tempio di Salomone o Primo Tempio è stato costruito, secondo la Bibbia, da Re Salomone nel X secolo a.C. (Talmud: iniziato a costruire nell'833 a.C. finito nell'826 a.C.). Fu completamente distrutto da Nabucodonosor II, re babilonese, nel 586 a.C. (Talmud: distrutto 410 anni dopo la sua costruzione, nel 416 a.C.).
  • IL SECONDO TEMPIO - tempio dei Maccabei, Costruito dal 536 al 515 A.C
    Il Secondo Tempio fu costruito al ritorno dall'esilio babilonese a partire dal 536 a.C.. Fu terminato il 12 marzo del 515 a.C.. Venne riconsacrato il 21 novembre del 164 a.C. da Giuda Maccabeo (vedi 1Mac) dopo la profanazione operata da Antioco IV Epifane dei Seleucidi, che intendeva ellenizzare la Palestina. I Maccabei, infatti, combattevano per difendere le proprie tradizioni e il culto.
  • IL TERZO TEMPIO - tempio di Erode (modifica del secondo). dal 19 A.C. al 64 D.C
    Oggi ne resta solamente il muro occidentale di contenimento, detto comunemente Muro del Pianto.
    Il Tempio di Erode fu un ampliamento importante del Secondo Tempio, ivi compresa una risistemazione del Monte del Tempio. Fu iniziato da Erode il Grande verso il 19 a.C. e terminato in tutte le sue parti solo nel 64 d.C.[3]. Come raccontato dal Talmud nel trattato di Ghittin, il Secondo Tempio fu distrutto dal futuro imperatore Tito nel 70 d.C. (Talmud: distrutto nel 70 d.C. e costruito 420 anni prima) Oggi ne resta solamente il muro occidentale di contenimento, detto comunemente Muro del Pianto.[4]
  • I TENTATIVI DI RICOSTRUZIONE DEL TEMPIO DI GERUSALEMME
    Nel 362 DC l'imperatore Giuliano progettò di ricostruire il tempio di Gerusalemme e affidò il compito ad Alipio di Antiochia, già prefetto vicario in Britannia. Ammiano Marcellino così racconta l'episodio:
    «Alipio si dedicava con impegno all'opera e lo aiutava il governatore della provincia: ma globi di fuoco paurosi che eruppero vicino alle fondamenta con assalti continui, resero quel posto inaccessibile agli operai, che ne risultavano a volte bruciati.
    Il fuoco ricacciava indietro dovunque con ostinazione assoluta, pertanto l'impresa fu messa da parte.
    »
    (Ammiano Marcellino,Res gestae, XXIII,1,3; trad. G. Viansino)

 


 


Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 19,45-48.


In quel tempo Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare i venditori,
dicendo: «Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo;
ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole.

 


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