Vangelo di Gesù Cristo
Secondo Luca 6,36-38
Come essere o diventare seguaci di Gesù Cristo nel mondo e nella propria situazione
«Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro

Gesù ci chiede di essere misericordiosi, di non giudicare, di non condannare e specialmente di perdonare.
Qualcuno potrebbe pensare che quello che Gesù ci chiede in questo brano sia in contraddizione con le esigenze della giustizia:

«BEATI COLORO CHE HANNO FAME E SETE DELLA GIUSTIZIA, PERCHÉ SARANNO SAZIATI (MT 5,6)»

Invece nell'insegnamento di Gesù non c'è contraddizione, anzi al contrario, perché la persona che ha fame e sete di giustizia può essere identificata con colui che desidera di compiere la volontà di Dio e si sforza di farlo, e che sarà saziato con la gioia che ne ricaverà.

Luca 6:31 riporta le parole di Gesù: «Ma come volete che gli uomini facciano a voi, cosí fate a loro.»

Questa affermazione si trova nello stesso contesto e ha cambiato drasticamente il metodo convenzionale di trattare le persone, il quid pro quo (Matteo 5:38-48).


Gesù e l'adultera

Piuttosto che ripagare gli altri con la stessa moneta, o provare a dare loro quello che meriterebbero, ognuno di noi - quando gli sia possibile e non pregiudizievole - dovrebbe trattare il prossimo nello stesso modo in cui vorrebbe essere trattato lui nella medesima situazione.
Però secondo me, è un errore confondere l'etica individuale e l'etica politica, cioè le prassi valide nel particolare dell'individuo con quelle della generalità.
Gli insegnamenti di Gesù infatti sono sempre rivolti all'individuo, e mai alle realtà statuali. È l'individuo che si deve sforzare di indirizzare altri con i suoi comportamenti e può orientare al bene; l'etica politica invece, pur ispirata agli stessi principi etici riguarda la società intera.
Dunque l'etica politica difficilmente può usare l'identica prassi del singolo individuo. Mi sembra tanto evidente che per questo non aggiungo ulteriore commento.

Gli errori politici che nell'intenzione hanno scopi molto positivi possono invece produrre conseguenze negative molto estese e pesanti tali da rendere il risultato assai negativo, opposto alle intenzioni. E spesso provocare disastri. Ottenere il male maggiore e non il male minore possibile.
In più nei rapporti col prossimo ci sono anche delle questioni di precedenza da rispettare. Per esempio, quando una persona ha la responsabilità di altre, per esempio moglie, figli o altri familiari, o anche comunità più ampie.
È chiaro che, se quelli che sono affidati a qualcuno sono in qualche modo minacciati da qualcuno o qualcosa, li si debba difendere, sempre rispettando per quanto possibile i buoni principï, e considerando gli insegnamenti di Gesù. Essi sono per noi il prossimo più prossimo, per cosi dire.
Se uno non lo facesse mancherebbe gravemente di giustizia. Gesù lo dice in altri passi del Vangelo, anche se magari hanno sotto un secondo significato:

«Luca 11,21-2221 Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro.»

oppure anche

«Se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa»

IL VANGELO È COMPLESSO E NON È FACILE INTERPRETARE CORRETTAMENTE CERTI PASSI. È allora necessario aggiungere alla sua lettura anche lo studio della storia umana, accompagnato dalla meditazione e dalla preghiera.
Solo così potremo ottenere aiuto poter provare a contestualizzare l'insegnamento di Nostro Signore non solo per noi stessi, ma anche collocarli nelle società umane camplesse, variegate e multiculturali.
Siamo tutti esseri umani soggetti a sbagliare, quindi dobbiamo sempre considerare che la misericordia di Gesù è infinita.
Possiamo sbagliare,è vero, ma cercando sempre di evitare l'ipocrisia, cosa che a Gesù piace molto ma molto poco.

Lino Bertuzzi Mar,14, 2022

Fine del commento



Stefano Pelloni
  Non temete! La misericordia di
  Gesù è infinita

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 6,36-38.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato;
date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio ».

 

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