Vangelo di Gesù Cristo
Secondo Luca 5,1-11
Come essere o diventare seguaci di Gesù Cristo nel mondo e nella propria situazione

« Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti »

Anche noi come i discepoli, se crediamo di essere cristiani, abbiamo il dovere tutti di gettare le nostre reti.
Anche noi come i primi discepoli abbiamo il dovere di annunciare la parola agli altri. Ma come? Annunciare la parola andando in piazza ad alta voce, leggendo o commentando un brano del Vangelo? Potemmo magari farlo se ci trovassimo a Londra, la domenica mattina in uno di quei luoghi deputati a questo tipo di manifestazioni(1). In luoghi del genere chiunque può mettersi ad arringare all'aria e raccogliere davanti a sé una piccola folla, e magari concionare su un podio senza essere scambiato per matto.


Hyde Park - a Speaker's Corner scene

A me per esempio una cosa simile non dispiacerebbe affatto, ho parlato in pubblico e tenuto anche seminari tecnici in inglese e in spagnolo, e non avrei problemi.
Ma c'è il fatto che come me, la maggior parte per non dire nessuno dei cristiani normali  ha l'occasione  di  trovarsi a Hyde Park, e poi non tutti siamo abituati a parlare in pubblico.

C'è poi da chiedersi quale sarebbero i risultati del nostro comizio. Sarebbero incisivi? E anche se riuscissimo a radunare una piccola folla di aficionados domenicali, sarebbero duraturi? Dopotutto siamo laici e ci sono per questo moltissime altre occasioni di ascoltare catechesi di religiosi che ne sanno più di noi.

COME ADEMPiERE DUNQUE AL COMANDO?
Tutti noi cristiani che desideriamo 'gettare le reti' per obbedire a Gesù lo possiamo fare nella nostra vita ordinaria, senza ostentazioni, comportandoci con naturalezza, in modo di far capire agli altri con l'esempio della nostra vita, sul lavoro, in famiglia, nella vita di relazione con gli altri, la bellezza di essere un cristiano.
Non mi dilungo a ripetere i dettagli, cose che ho già scritto in altri commenti.
Sarà poi Gesù che farà in modo che i pesci riempiano le reti, e che qualcuno si converta.
Anche il sottoscritto, davanti all'impegno di scrivere questi commenti, che si è antonomamente e volontariamente assunto e che liberamente può abbandonare, talvolta si chiede se qualcuno li legge e se sono efficaci.
Quando dubitiamo della nostra vita cristiana tutti allora si dovrebbe ricordare la parabola del seme di senapa, e anche le parole di San Pietro che leggiamo qui sopra: "sulla tua parola getterò le reti".

Ciò che dunque veramente importa a questo mondo è sforzarsi di vivere secondo gli insegnamenti di Cristo. E per questo è necessario secondo me leggere ogni santo giorno un brano del Vangelo, pregarci sopra e meditarlo.
Ma questo non basta: bisogna anche leggere studiare e documentarsi per poter capire come ognuno di noi, nella posizione in cui Dio lo ha voluto mettere, e secondo le proprie responsabilità concrete, possa contestualizzare correttamente l'insegnamento evangelico nella realtà e sforzarsi di applicarlo nella pratica di ogni giorno.

Nota (1) ad esempio nel famoso Speakers' Corner di Hyde Park, o anche in quelli di altri parchi londinesi - Kennington, Victoria e altri

Lino Bertuzzi Feb, 06, 2022

Fine del commento



 


Stefano Pelloni
  Non temete! La misericordia di
  Gesù è infinita

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 5,1-11.

In quel tempo, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret
e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti.
Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca».
Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti».
E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano.
Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano.
Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore».
Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto;
così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini».
Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.(2)

 

Copyright @ Conferenza Episcopale Italiana [2003 11 05]

(2)Note dell'autore:

  1. sicuramente però non avranno buttato via i pesci, se no sarebbe stato uno spreco.
  2. dato che un cristiano deve lavorare perchè Dio ha fatto l'uomo per lavorare immagino che i discepoli abbiano continuato a lavorare pur essendo alla sequela di Gesù.