Vangelo di Gesù Cristo
Secondo Giovanni 8,1-11
Come essere o diventare seguaci di Gesù Cristo nel mondo e nella propria situazione
«Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».

È chiaro che gli accusatori della donna sorpresa in flagrante adulterio vogliono, come al solito, mettere Gesù in difficoltà, e in questo la loro abituale ipocrisia e goffaggine è particolarmente evidente.
In quel momento infatti la donna non rischiava di essere effettivamente lapidata secondo la legge mosaica(1) dato che quando il procuratore romano era presente i Giudei non avevano potere giudiziario, in particolare non potevano mettere a morte nessuno senza che prima si svolgesse un processo e l'accusato fosse giudicato secondo il diritto romano davanti al procuratore(2).


Gesù e l'adultera

Inutile dire che come al solito i tentatori di Gesù li riconosciamo per quel che sono, cioè sono degli ipocriti non molto sagaci. Sapevano benissimo con che razza di persona formidabile avevano a che fare e nonostante questo lo sfidano.
In questo episodio riferito da San Giovanni penso che nell'atteggiamento di Gesù ci siano da sottolineare i due aspetti che pososno servire da esempio per il nostro stesso comportamento nella vita di tutti i giorni e non solo:

  1. Egli non contraddice il principio, non dice che la legge è sbagliata;
  2. è la divina misericordia fatta persona e perdona.

In questo brano io vedo il comportamento cristiano di chi è intransigente nell'affermare i giusti princìpï, ma nel contempo è misericordiono nel giudizio e nella condanna, nel comportamento verso l'altro.
Il che non significa contraddire le esigenze della giustizia, ma solo trattare gli altri con lo stesso metro con cui vorremmo, in coscienza, essere trattati noi da loro nelle stesse circostanze.
Un atteggiamento assai poco cristiano che purtroppo non è affatto raro è essere transigenti, adattabili ed elastici, nei princìpï quando si tratta di sé stessi, ma intransigenti nei fatti con il prossimo.
Perciò in questo ci aiuta Gesù stesso, al quale con la preghiera dobbiamo chiedere tutti i giorni di assisterci e di darci la forza di formare la nostra coscienza secondo la Sua parola.
Infatti anche la cosciensa, come qualunque altro aspetto della personalità umana, va formata rettamente, con lo studio, la conoscenza, la preghiera, e la meditazione.

Lino Bertuzzi Apr 03, 2022

Fine del commento

Note storiche

(1)   Nel caso della lapidazione di santo Stefano ad opera dei Giudei di Gerusalemme il procuratore romano non era in sede, stava facendo un viaggio o la sede del procuratore era vacante, e in quel momento il potere giudiziario era passato al Sinedrio che potè così condannare Stefano e ucciderlo.

«Tutti s'accordo allora gli mossero incontro con furia e ...cacciatolo fuori dalla città lo lapidarono»

(Atti degli Apostoli 7.56-57)

(2)   Nel caso del processo a Gesù, il povero Pîlato pagò cara la sua deroga ai princìpi del diritto,. Sotto la pressione della folla infuriata consentì alla condanna ingiusta di un innocente per timore di una rivolta popolare.
L'imperatore Tiberio, che voleva conoscere Gesù, si è favoleggiato che avesse ordinato una inchiesta sui fatti e dopo averne ricevuto i risultati, lo avesse destituito. Comunque di
Pilato, caduto in disgrazia, non si sa più nulla di certo.
Una cosa si sa invece di Santa Claudia (Prokla, o Procula) la moglie di Pilato che si fece cristiana e viene citata insieme con Lino e Pudente in una lettera di San Paolo a Timoteo

2 Timoteo 4:21:4: Ti salutano Eubulo, Pudente, Lino, Claudia e tutti i fratelli.

 



Stefano Pelloni
  Non temete! La misericordia di
  Gesù è infinita

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 8,1-11.

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi.
Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.
Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo,
gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio.
Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?».
Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.
E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».
E chinatosi di nuovo, scriveva per terra.
Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo.
Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?».
Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; và e d'ora in poi non peccare più».

 

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