Vangelo di Gesù Cristo
secondo Marco 9,30-37
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Come essere o diventare seguaci di Gesù Cristo nel mondo e nella propria situazione

«Di che cosa stavate discutendo lungo la via?».

Mentre Gesù sta parlando della Sua prossima passione e morte sulla croce i discepoli discutono su chi di loro sia 'il più grande'.
No, non è una cosa strana, non è il caso di giudicarli male per il loro egoismo. Siamo proprio sicuri di non essere anche noi come loro?
Quando cerchiamo di metterci accanto a Gesù e preghiamo per chiedere a Dio qualcosa, siamo sempre sicuri di non fare lo stesso?
Scrive San Giacomo Apostolo:

«Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni.»

Dopo atti di lode e ringraziamento, nella preghiera di tutti noi c'è anche di solito la richiesta di qualche grazia. È qualcosa che ti viene naturale anche quando non ci sono urgenze o situazioni particolari.
Chiedere però non è facile. Mentre prego mi faccio sempre questa domanda: « sto chiedendo bene? Sono proprio sicuro che quel che chiedo sia giusto e opportuno? Che sia per il mio bene?»

Ovviamente posso sbagliare e vedere male le cose, posso essere mal consigliato dal mio egoismo, e per di più nemmeno rendermi conto che sto sbagliando. Cerco perciò di premunirmi, e di solito inizio una preghiera premettendo questi due atti:

  1. mi affido allo Spirito Santo e chiedo di essere assistito, di essere consigliato nella scelta di quello che mi venisse da chiedere a Dio;
  2. mi affido all'intercessione di Maria Santissima, di San Giuseppe e del mio Angelo Custode.

Così posso sentirmi ragionevolemente sicuro di essere ispirato a chiedere eventualmente cose buone per me e per gli altri.
Non mi stanco però di chiedere e non mi meraviglio se Dio subito non mi concede quello che chiedo. Dio non è come un bancomat, che metti un tesserino di plastica e le grazie saltano fuori ...
Dio è Creatore e Padrone dell'Universo, ricordiamocelo sempre, anche se Lui ci ha voluto regalare l'adozione a figli.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 9,30-37.

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse.
Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà».
Essi però non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni.
Giunsero intanto a Cafarnao. E quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo lungo la via?».
Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande.
Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro:
«Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

 

 

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