Vangelo di Gesù Cristo
secondo Matteo 16,13
-19.

Come essere o diventare seguaci di Gesù Cristo nel mondo e nella propria situazione
« E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa ...  »

Nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, patroni della Città Eterna una voce interiore mi sussurra nel cuore: tranquillo, « le porte degli inferi non prevarranno ».


Le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. Molti dei suoi servitori in buoma fede confondono tra quello  che  è il vero  bene e ciò che satana fa credere che lo sia.
Se siamo cristiani non dobbiamo criticarli ma pregare molto per loro: omnia in bonum
.

Per questo il Santo Padre ci chiede di pregare per lui e per la Chiesa che è stato chiamato a guidare.

Preghiamo che lo Spirito Santo lo illumini e che nel prendere le decisioni di governo riesca a distinguere il falso bene, che satana è abilissimo a cammuffare e a far passare per vero.

Preghiamo che anche noi comuni fedeli riusciamo a capire che non possiamo abbassare la guardia e confondere la tolleranza e l'amore verso il prossimo con la resa all'abominevole ed all'inammissibile e la rinuncia a noi stessi e quello che siamo.

Preghiamo anche che il materialismo e l'ateismo, pratico o teorico che sia, non prevalga definitivamente facendoci credere che Gesù Cristo non era Dio e che ciò non ci porti a distruggere la società in cui viviamo, e con essa anche noi stessi.

Attualmente abbiamo davanti agli occhi situazioni critiche e pericolose e sono in dubbio le basi della buona gestione della società umana.
E non solo di quella, ma anche le basi dottrinali della Chiesa il che è anche più grave. Gravissimo e intollerabile.
Assistiamo alla dittatura del relativismo, siamo immersi nell'edonismo diffusissimo, l'ateismo pratico e la confusione che regna sovrana non ammettono la distinzione tra l'etica individuale e quella della prassi pubblica.
Tutto questo ha fatto si che sia difficile capire ciò che è bene e ciò che è male.

L'etica politica dovrebbe valutare quale sia il bene maggiore o il male minore per tutta una intera comunità, e agire di conseguenza, e quindi deve per forza essere differente da quella della singola persona che è libera di fare il bene, e anche di farsi del male facendolo, o anche di fare magari del male agli altri.
Inoltre la persona che segue una qualunque religione o anche una ideologìa politica magari scambiandola per religione, e credendoci per fede come fanno i marxisti, è libera di seguirne o non seguirne i dogmi e i dettami, ma senza opprimere gli altri.
La Chiesa cattolica in questo senso è oggi un esempio di correttezza.

Oggi invece si fanno cose apparentemente buone ed errori politici gravi che provocano effetti perniciosi sul vivere comune e anche sui singoli individui.
La razionalità e la capacità di valutare e pesare il bene e il male comune pare morta, trionfa una cieca fede materialista e ideologica. A maggior ragione serve la preghiera. Che Dio ispiri i governanti e la popolazione tutta.

Qui finisce il commento. Di seguito due note. La prima di cronaca e l seconda di storia


NOTA DI CRONACA
LA CHIESA NON PUÒ ESSERE INGANNATA SUL COME I MATERIALISTI INTENDONO LA LIBERTÀ NEL CAMPO SESSUALE.
IL CRISTIANO CORRE INVECE UN RISCHIO SE LI SEGUE NELLA PRASSI POLITICA
, che sostanzialmente si ispira ad analoghi concetti

Ho visto in TV C.P. un vecchio e notissimo omosessuale, agitarsi e scandalizzarsi perché la Chiesa cattolica, pur non discriminando gli omosessuali, pretende da loro la castità, e considera i loro rapporti sessuali un peccato grave contro la natura e contro Dio.
Il vecchio spalanca tanto d'occhi, mascella pendula, si agita sulla sedia poi quasi sghignazzando esclama:

   come come? e l'amore? non si può fare l'amore? Ma per carità!

E un altro giovanotto un continuatore di quelli che una volta parlavano di democrazia in termini di fucile in spalla agli operai, salta sulla poltroncina, guarda ferocemente con odio vero il sacerdote che ha citato l'articolo del catechismo e scatta:

    ma dai! siamo al medioevo?

Queste persone pretendono quindi che la religione cattolica ammetta una cosa contraria alla sua stessa costituzione.
Sembra che non abbiano idea di cosa sia la libertà e si vorrebbero imporre agli altri. Se non sono d'accordo non vadano in chiesa! Nessuno li obbliga ad andarci!

NOTA STORICA
Nei primi secoli in cui la religione cristiana era da molto tempo religione ufficiale e l'unica ammessa, lo zelo e la fantasìa dei fedeli ha inventato di tutto, da martiri a santi mai esistiti tipo Santa Barbara, a improbabili oltraggi e torture inflitte a cittadini romani, magari anche di antica stirpe nobile romana, perché cristiani.
Insomma c'è stata la classica caduta dall'altra parte del cavallo, specialmente dovuta alle influenze dei costumi e dei comportamenti delle tribù di selvaggi che avevano distrutto l'organizzazione e la struttura dell'impero e si erano insediati in ogni parte d'Europa a partire dal quinto secolo.
Per evitare di cadere nel fanatismo e affermare cose sballate raccomando dunque di documentarsi.

Suggerisco come fonte la letteratura storico-religiosa del sacerdote Giuseppe Ricciotti.
Parlando degli atti degli apostoli, che termina bruscamente e non parla dell'esito del giudizio finale su San Paolo, né della sua decapitazione, Ricciotti affema che probabilmente L'Apostolo era stato assolto e rimesso in libertà.
Ipotizza che Luca non ne parli per via del fatto che non si voleva riconoscere che 'la grande meretrice' aveva una inarrivabile cultura del diritto, quella che poi dopo secoli, a civiltà relativamente ristabilita, è ritornata in auge.

Ricciòtti, Giuseppe.(Roma, 27 febbraio 1890 – Roma, 22 gennaio 1964) - Fu semitista biblista e archeologo, profondo studioso del Cristianesimo e delle sue origini.
Cittadino esemplare e cappellano militare, guadagnó una medaglia d'oro al valor militare nella prima guerra mondiale. Da qGiuseppe Ricciotti
 Sac. Giuseppe Ricciotti 
uesta sua drammatica esperienza scaturì e maturó, come egli stesso racconta nella presentazione, la sua opera più significativa: Vita di Gesù Cristo.
Il testo, pubblicato nel 1941, ebbe in seguito numerose altre edizioni da lui stesso curate.
Abate dei canonici regolari lateranensi fu uno studioso dell'Antico Testamento e delle origini del cristianesimo, professore di storia del cristianesimo nell'università di Bari (dal 1950).
Tra la sua vasta produzione, caratterizzata da posizioni cattoliche tradizionali, oltre agli studî critici e versioni di varî libri biblici, versioni dal greco (Giuseppe Flavio, 1937) e dal siriaco, spiccano:
la Storia d'Israele (2 voll., 1932-34); la Vita di Cristo (1941); il Paolo Apostolo (1949); gli Atti degli Apostoli (1951); e una monografia su Giuliano l'apostata (1956). È stato redattore dell'Enciclopedia italiana..






 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 16,13-19.

13 In quel tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». 
14 Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». 
15 Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». 
16 Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 
17 E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. 
18 E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. 
19 A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».


 

Traduzione liturgica della Bibbia