Vangelo di Gesù Cristo
secondo Matteo 6,1-6.16-18

Come essere o diventare seguaci di Gesù Cristo nel mondo e nella propria situazione
«Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade...»

υποκριτής (ipocrita) dalle mie antiche reminiscenze di liceo ricordo che in greco antico significa attore di teatro.
Nell'antichità υποκριτής è dunque una persona che recita una parte, cioè sta dietro o 'sotto' (υπο) un costume o una maschera, o qualcosa del genere. Non ricordo bene. Son 50 anni dacché ho perso il mio Rocci. Il significato di 'persona che finge di essere chi non è' è però più che evidente.

Confesso che le parole di Gesù in questo brano mi fanno ricordare che per mia colpa non sono sicuro di essere sempre stato uno che rifuggiva dagli atteggiamenti tipici dell'ipocrita.
Forse raramente mi sono vantato per mettermi in evidenza, forse. Ma il mio tipo di ipocrisia è stato quello opposto. Rendermi invisibile, fare come si dice a Roma 'er marpione' per schivare certe situazioni o magari non far vedere che ci ero stato coinvolto.
Facendomi un esame di coscienza retrospettivo e guardando indietro nel tempo fino ad arrivare all'oggi mi vedo davanti certe occasioni, che pùrtroppo per me non sono state pochissime, in cui pur non dicendo nulla ho finto una indisposizione che non c'era per scansare qualcosa da fare (e non solo da bambino per non essere mandato a scuola).
A volte per scansare scocciature o non dover vedere cambiata la mia immagine verso gli altri ho anche mostrato sorpresa - fatto lo gnorri - per qualcosa di sbagliato o non tanto corretto che avevo fatto, o finto di non essermi accorto di qualcos'altro.
Del resto dato che nessuno è perfetto, e se si tratta di un peccato, poi con il sacramento della Confessione Dio lo perdona. Uno deve essere pentito se è del caso rimediare al malfatto, e impegnarsi per non ripeterlo, e Dio lo perdonerà.


Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti
a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade.

Comunque sia queste di Gesù sono parole che pesano, perché hanno a che fare con la retta intenzione con cui si dovrebbero trattare le cose umane e gli eventi che ti càpitano nella vita ordinaria.
Ovviamente non si tratta di politica, di gare o attività sportive o analoghe di spettacolo e di cultura in genere o di attività di studio e di lavoro, dove l'ipocrisia sarebbe fingere che non le fai per essere visto o per prestigio, specialmente se da quello dipendono il tuo guadagno e la tua vita.
Il vero guadagno però lo avrai se con esse riuscirai ad essere di buon esempio agli altri e li invoglierai con ciò a seguire Gesú Cristo anche loro, se si capirà bene che non sei ipocrità, che non fai finta e che tu GESÙ LO AMI DAVVERO.

Queste parole di Gesù - che presumo siamo indirizzate come sempre a Scribi e Farisei - sono applicabili ad ogni manifestazione e a tutti i comportamenti dell'essere umano nei confronti del prossimo, perfino nelle liturgie e in certe cerimonie religiose con la loro verbosità e formalità ridondanti che vedi applicate sia da parte del celebrante che degli altri. In queste cose non ci vedo nulla di male, a patto però che certi atteggiamenti si prendano e certi atti si facciano davvero per glorificare meglio Dio e non per essere visti e apprezzati dagli uomini, o magari per pavoneggiarsi con sé stessi per sentirsi importanti.

La motivazione umana per dissimulare qualcosa di poco corretto che uno fa oppure per gloriarsi di essere una gran persona si trova sempre, ma se io sono, se tu sei, un ipocrita abituale e recidivo le parole di Gesù Cristo dovrebbero preoccuparci un po', perché Dio ci conosce benissimo, meglio di quanto noi conosciamo noi stessi.  Da Lui non ti puoi nascondere, da nessuna parte.
Siccome tutti noi siamo fragili e soggetti a sbagliare frequentemente, ancóra prima di ricorrere al sacramenti facciamo allora come ci dice Gesù

«Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; »

Parlare con Gesù nell'orazione personale silenziosa, prima che consigliarci con gli uomini, e ancora prima di presentarci a Lui per la Confessione è una gran cosa. In queste occasioni chiediamo che ci aiuti Lui a evitare l'ipocrisia.



Nota: υποκριτής
(ipocrita) in greco significa attore di teatro. Uno che sta dietro o 'sotto' (υπο) un costume o una maschera, o qualcosa del genere. Non ricordo bene. Son 50 anni dacché ho perso il mio Rocci


 


LETTURA SPIRITUALE

Tra le letture spirituali vorrei insistere a suggerirvene qui una che riguarda Vergine Maria, un tramite potente che può ottenerci tutto da Suo Figlio, se chiediamo per il nostro bene con fede e speranza.
Vogliamo bene a Maria e preghiamola ogni giorno nel Santo Rosario, assiduamente. Avremo serenità e pace anche nelle situazioni difficili, e saremo sicuri della nostra perseveranza finale.
Chi le vuol bene deve conoscere la vita della Madre di Dio, e per questo il libretto che leggeremo CLICCANDO SULLA FIGURA SOTTOSTANTE È DAVVERO PREZIOSO

ATTENZIONE: per caricare il libro ci vuole un po' di tempo - verificate se il vostro browser è in grado di aprire il PDF. Altrimenti cliccate con il tasto sinistro e scaricate il file - BUONA LETTURA!


L'ncoronazione di Maria Vergine

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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 6,1-6.16-18.

1 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
2 Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. 
3 Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 
4 perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 
5 Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. 
6 Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 
16 E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. 
17 Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, 
18 perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».  


 

Traduzione liturgica della Bibbia