Commento al Vangelo di Gesù Cristo
secondo Matteo 22,15-21
Come essere o diventare seguaci di Gesù Cristo nel mondo e nella propria situazione

Quarto brano del Vangelo può essere inteso sotto due aspetti diversi

  1. quello storico-politico : Se Gesù avesse detto che NON era lecito pagare le imposte, lo avrebbero denunciato al proconsole come ribelle.   Se invece avesse detto che bisognava pagarle avrebbero propagato tra il popolo la voce che Gesù appoggiava i Romani.
    I Giudei forse non ricordavano di aver dovuto insistere parecchio per essere liberati da Pompeo Magno chiamato proprio da loro per ottenere il protettorato di Roma. 
    Molti avevano quasi dimenticato il passato di oppressione di schiavitu e i massacri dei loro ultimi re, e avevano in odio la Classe Sacerdotale, e tutto il sistema. Volevano screditato Gesù come traditore del popolo con lo scopo di suscitare rivolte.
    In Giudea infatti quelli che effettivamente governavano e amministravano l'ordine pubblico erano proprio i Sacerdoti del Tempio che sostanziamente governavano d'accordo con il proconsole Romano di allora, Ponzio Pilato.
  2. quello etico:  se ai tempi di Augusto e successivi ci fosse stato un livello di tassazione paragonabile a quello di oggi la rivolta sarebbe scoppiata in tutto l'Impero e anche a Roma, e Tiberio - il successore di Augusto - ci avrebbe rimesso la ghirba.
    Per i Giudei, la cui parsimonia è arcinota, le tasse imposte dai Romani per la gestione dell'impero e della regione sarebbero state odiose comunque, anche perché i Romani di allora per i Giudei sono miscredenti, che tollerano le religione di tutti purché non  siano lese le prerogative imperiali, che mangiano cibi impuri, e sono anche gente di abitudini diversissime dalle loro. Per esempio di solito non portano la barba, o per mlo meno la curano attentamente, si rasano accuratamente i peli del corpo, e fanno insieme la sauna e il bagno nudi o seminudi alle terme e fanno i loro bisogni corporali insieme (naturalia turpia non sunt). Ad evitare problemi di altro tipo - il sangue non è acqua - uomini e donne hanno stanze separate, o orari diversi...

La moneta del tributo era un denaro (grosso modo il valore di una giornata di lavoro di un operaio) e Gesù, prima di rispondere, chiede che gliene mostrino una. E la Sua risposta è quella di Dio :

«Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

Li lasciò a bocca aperta e quelli se ne andarono come si sul dire 'con la coda tra le gambe'. Mi chiedo allora come dovrei comportarmi io, nella mia situazione personale, per evitare di essere come quei Farisei che Gesù spesso condannava senza appello.
Nota: il 'denaro' Romano era una moneta affidabile, garantita dall'Impero, accettata ovunque nel mondo, perfino nel lontanissimo impero cinese, con il quale avvenivano scambi di merce - per esempio si acquistava in Cina la seta e si vendevano tessuti di lino e manufatti - e dove alcuni 'Romani'- forse dei mercanti orientali Cittadini Romani - avevano a Pechino addirittura la residenza stabile.

LE TASSE SI DEVONO PAGARE

Anche il Santo Padre dice che le tasse bisogna pagarle. Sacrosanto! È un obbligo per il bene comune, per assistere i più deboli, e in generale per mantenere l'organizzazione della comunità, dato che un regime di anarchia è impossibile. Ma il discorso cambia se il sistema diventa troppo esoso, cioè cerca di strappare ai cittadini la maggior parte dei loro guadagni, privandoli di quello che serve per mantenere la famiglia e sé stessi in funzione del posto, dell'attività che fanno, e della responsabilità che hanno nella società, e magari toglie anche i mezzi per contribuire liberamente all'assistenza dei poveri.
Quando la tassazione diventa ingiusta uccide non solo il singolo - quello più debole e meno furbo - ma anche l'economia della comunità portando tutti alla miseria nera. Fanno eccezione appunto, gli speculatori, i ricchissimi , e i furbi che riescono sempre in qualche modo a cavarsela. La legittima difesa è dunque ammissibile anche in questo campo - lo dice l'etica cristiana - perché di legittima difesa si tratta...

IN COSCIENZA:

Dare a Dio quel che è di Dio significa anche pagare le tasse al proprio Stato. Ma se per pagarle devo morire di fame, obbiettivamente una legge moralmente ingiusta non fa obbligo morale di rispettarla.
Se penso alla mia vita, una guida sicura ce l'ho. E sono i comandamenti della Legge Naturale, che ammette anche la legittima difesa.

Per piacere a Dio devo dargli il Suo, pregare molto (primo comandamento) e ricordare che di mio su questa terra non c'è nulla, perché non me lo posso portare dietro quando muoio e per potermi dire ed essere effettivamente libero.
Dovrei fare al meglio, bene e con coscienza, il mio lavoro dedicandolo a Lui  come strumento di miglioramento mio e della comunità.
Dovrei vivere le virtù per non essere schiavo di me stesso e dei miei vizi, e di ciò che possiedo, per poter dire di essere veramente libero. Dovrei curarmi del prossimo, che è anzitutto la mia famiglia e poi, possibilmente anche degli altri. Dovrei essere onesto con me stesso e con gli altri e rimediare ai miei errori quando mi accorgo di averne fatti.

Dal punto di vista della politica, nel caso io sia uno di quelli che guidano gli altri, ho l'obbligo di non confondere l'etica personale con quella politica, anche se si devono ispirare ,alla stessa fonte. Non si deve confondere ascetica con pauperismo, non si deve per legge fare in modo che un cittadino e o più diventino poveri, o tarpare la libertà di esprimere le potenzialità e la creativirà sia in campo materiale che spirituale...
In particolare noi laici non dobbiamo essere i 'clericali´ che approfittano del 'regno' per fare i propri interessi.
L'equivalente del 'clericale' in politica è quel disonesto che si serve del Partito, della Chiesa, e del proprio ambiente per fare esclusivamente i suoi interessi personali o quelli dei suoi conoscenti.  San Karol Voitila - santo del giorno - conosceva bene questo, e ha fatto in modo che la religione totalitaria del materialismo storico fosse distrutta per fare in modo che fosse ristabilita la libertà dei cittadini .

Questo ha detto Gesù e questo tutti (laici politici e semplici cittadini - presbiteri di qualunque grado e ordine) dovrebbero ricordare nei loro discorsi

«Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perché io non fossi dato nelle mani dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui»


Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 22,15-21.
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva ridotto al silenzio i sadducei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi.
Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno.
Dicci dunque il tuo parere: E' lecito o no pagare il tributo a Cesare?».
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché mi tentate?
Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro.
Egli domandò loro: «Di chi è questa immagine e l'iscrizione?».
Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

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Twenty-ninth Sunday in Ordinary Time

Saint(s) of the day : St. John Paul II, pope from 1978 to 2005,  St. Mary Salome
image Other saints of the day


Commentary of the day : Saint Lawrence of Brindisi
Becoming a true image of God

Holy Gospel of Jesus Christ according to Saint Matthew 22:15-21. $('audio,video').mediaelementplayer();
The Pharisees went off and plotted how they might entrap him in speech.
They sent their disciples to him, with the Herodians, saying, "Teacher, we know that you are a truthful man and that you teach the way of God in accordance with the truth. And you are not concerned with anyone's opinion, for you do not regard a person's status.
Tell us, then, what is your opinion: Is it lawful to pay the census tax to Caesar or not?"
Knowing their malice, Jesus said, "Why are you testing me, you hypocrites?
Show me the coin that pays the census tax." Then they handed him the Roman coin.
He said to them, "Whose image is this and whose inscription?"
They replied, "Caesar's." At that he said to them, "Then repay to Caesar what belongs to Caesar and to God what belongs to God."


Vigésimo noveno Domingo del tiempo ordinario

Santo(s) del día : San Juan Pablo II
image Saber más cosas a propósito de los Santos del día

Lecturas

Leer el comentario del Evangelio por : San Lorenzo de Brindisi
Ser imagen de Dios

Evangelio según San Mateo 22,15-21. $('audio,video').mediaelementplayer();
Los fariseos se reunieron entonces para sorprender a Jesús en alguna de sus afirmaciones.
Y le enviaron a varios discípulos con unos herodianos, para decirle: "Maestro, sabemos que eres sincero y que enseñas con toda fidelidad el camino de Dios, sin tener en cuenta la condición de las personas, porque tú no te fijas en la categoría de nadie.
Dinos qué te parece: ¿Está permitido pagar el impuesto al César o no?".
Pero Jesús, conociendo su malicia, les dijo: "Hipócritas, ¿por qué me tienden una trampa?
Muéstrenme la moneda con que pagan el impuesto". Ellos le presentaron un denario.
Y él les preguntó: "¿De quién es esta figura y esta inscripción?".
Le respondieron: "Del César". Jesús les dijo: "Den al César lo que es del César, y a Dios, lo que es de Dios".