COMMENTO ALLA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO
     CONTRO L'ARTE ASTRATTA E INFORMALE
Premessa - La critica ha detto di lui - Questa monografia -   Conclusione     

PREMESSA : L'autore e le sue opere

Duilio Marchesini (Roma, 14/03/1930 - 26/01/2020)

Ha studiato a Roma con D. Purificato, G. Caporossi, V. Guzzi e M. Bigotti; successivamente all' Accademia di Napoli con G. Brancaccio e Costanza Lorenzetti, e infine a Brera con Achille Funi e Guido Ballo.
Già professore di storia dell' arte e di disegno ha all'attivo l'insegnamento di queste materie nella scuola secondaria superiore.
Fervente cattolico è stato presidente dell’UCAI Roma 2 (Unione Cattolica Artisti Italiani).
Come critico d'arte ha collaborato con la rivista Cultura e Libri e pubblicato un'ampia monografia nella serie della "Grande Enciclopedia Epistemologica" diretta da Antonio Livi.

Nel 1998 ha pubblicato il saggio Contro l’arte astratta e informale (Edizioni Romane di Cultura, Roma) che oggetto di questo commento.
Il libro è attualmente in fase di ristampa presso la casa editrice Tabula Fati di Marco Solfanelli.


In qualita' di critico ha presentato artisti e organizzato incontri culturali, con l' intervento di docenti di estetica, di forte animazione critica sulle produzioni contemporanee.
Suoi quadri si trovano presso collezioni private, residenze universitarie, enti pubblici e studi di professionisti. In molte occasioni gli sono stati conferiti premi e riconoscimenti.
Cliccando qui potete accedere a una galleria con una piccola parte delle sue numerose opere (quelle che non sono ancora presso collezioni private). Potete anche cercare su yahoo o su altri motori di ricerca notizie su Duilio Marchesini.


Nella foto a sinistra: Duilio Marchesini e Giancarlo Scafidi
Compagni di battaglie nel periodo del '68 all'Università 'la Sapienza'

Chi ha conosciuto l'artista Duilio Marchesini, letto i suoi scritti, e ammirato i suoi quadri, non ha potuto fare a meno di ammirare la sua Personalità artistica complessa, ricca di risvolti culturali sociali e mistici, fatti di consapevolezza profonda, aperta disponibilità all'incontro con le esperienze e le convinzioni altrui; caratterialmente introverso ed al contempo gioviale, d'una solarità aperta all'allegrezza, alla gioiosità genuina e schietta.


La critica ha detto di lui:

Bruno Nacci
Sono convinto che esistano due tipi di pittori: quelli che arrivano alla tela o all'affresco per intuizione e forza espressiva dettate da un impulso interiore, come Henri Rousseau o Ligabue, e gli altri che si accostano alla realtà per guardarla dall'altra parte , cioè dal ver-sante della poesia ragionata, vedi, ad esempio, Beato Angelico

La crocifissione

. Credo che Duilio Marchesini appartenga a questo secondo tipo di pittori. Le sue nature morte, gli scorci urbani, le rappresentazioni di scene religiose, gli arlecchini, gli interni, le allegorie, i ritratti, hanno in comune da una parte l'innocenza di uno sguardo indagatore di stati d'animo che riesce a trasformare l'esperienza di vita in visione pittorica, dall'altra l'impercettibile vibrazione del sacro che affiora nella campitura senza incertezze, nel gesto di garbata purezza con cui le cose vengono accostate sottraendole al caos e alla volgarità.Colore e geometria costituiscono l'alfabeto di questo pittore gioioso, con velature sentimentali che ricorda-no Corazzini, e possono evocare i precedenti impressionistici o, in qualche caso, della scuola romana (e persino, con più verità, del primo Picasso), ma rimane il fatto che la poetica di Duilio Marchesini è circo-scritta in questo universo gremito di stupore e gratitudine, ma anche, forse, di nostalgia o di attesa per i nuovi cieli e terra nuova.

Renato Civello
La pittura di Marchesini realizza un arioso colloquio con l'uomo di sempre, e si esprime in un naturalismo interiormente animato da linfe


ponte sul Tevere

contemporanee. E' evidente una congenialità con la scuola romana e con la personalizzata stagione dell' en plein air della scuola di Posillipo.

Vittorio Stella
La pittura di Marchesini corrisponde a un'intenzione recisamente aliena dalle esperienze estremistiche astratte, informali, da action painting, di decontestualizzazione e simili. Essa, ponendosi come un'esigenza di libero proseguimento rispetto alle lezioni magistrali indicate, ricerca una mediazione, il cui risultato vuole esprimersi nella consistente fisionomia di una "cifra" personale, permeata da un atteggiamento decisamente spirituale. Esso si manifesta nell'opera e nelle convinzioni attraverso la rivendicazione di valori di cui, al contrario, il costume contemporaneo pone come esibizione quotidiana l'impegno di trasgredirli, di sradicarli, di negarne ogni presenza".

Lino Bertuzzi
Delle opere di Duilio Marchesini lo spettatore può percepire con immediatezza la profondità per poi, sùbito dopo, approfondire la sensazione di bellezza con l’osservazione della incisività dell’espressione artistica.


Tavola con frutta e vino

Sono notevoli le qualità della sua pittura, che ora rimanda a echi di pittura impressionistica, come nelle rappresentazioni di fiori, frutti e tavole imbandite; ora nelle opere paesaggistiche in contrasto con il reale, richiama la nitida linearità del tratto che si riscontra in
certa pittura metafisica.
La percezione estetica di bellezza che si ricava dalla visione delle opere di Duilio Marchesini è dovuta anche al rigore con cui l’artista rende visibili le immagini non solo nella vividezza dei colori ma anche nell’uso magistrale della prospettiva e della tecnica
pittorica. Anche se non emerge dall’osservazione puramente estetica, appare chiaro che, per inquadrare la figura, l’artista usa la classica sezione aurea. Questo dà la misura della completezza delle sue qualità.

per conludere:
Le qualità artistiche, la volontà ferrea, la spiritualità, olsenso del colore: tutto questo è intessuto nell'ordito delle sue opere (cliccate qui per aprire una nuova pagina con qualcuna delle opere), fatte d'un formalismo sognante e sognato d'un osservatore fanciullo che rielabora il vero, osservato attraverso una lente colorata e deformante. Segno e disegno sono i suoi punti fondanti, cardini della sua genialità pittorica che spazia dal naif all'espressionismo, dal realismo al metafisico, fino a giungere a Chagall nelle sue ultime opere prime.
Non una contraddizione in questa antitesi ma il sunto di un percorso che, iniziato agli avvii della sua avventura creativa, lo riconduce, oggi, a quelle stesse esperienze delle origini.
Il dualismo tra segno e colore nel divenire del tempo appannaggio del secondo, si scopre nell'ultima bella produzione in cui convivono in un aggraziato ed espressivo tramutare l'uno (il segno) nell'altro (il colore), alternando l'incompiuta incompiutezza del primo (in alcuni elementi della composizione) alla compiuta incompiutezza del secondo.

Così la forma espressiva delle figure nella rappresentazione della "Crocifissione" appare violenta e voluta proprio da quel danzare complesso e compiuto, da quell'altalenare di disegni magistrali e colorate figure pienamente espresse nella maturità della tecnica pittorica.
Colori vividi e cromaticamente corretti, dolci, sereni, caldi occhieggiano accattivanti, dalle tele conferendo un'atmosfera di rassicurante tranquillità emotiva..


Informazioni sulla Monografia: contro l'arte astratta e informale

La monografia che Duilio Marchesini propone, secondo lo scrivente, una analisi critica degli elementi astratti e informali della pittura contemporanea. L'autore è un tradizionalista illuminato, che si sforza di comprendere la genesi del senso estetico e di definire i concetti di astrazione e astrattismo.

Se l'estetica è la riflessione filosofica sull'Arte, afferma Marchesini, uno dei suoi problemi riguarda i valori contenuti nell'Arte stessa. Sebbene un certo numero di diverse scienze sia in grado di esaminare un'opera d'arte, l'estetica analizza i valori che sono contenuti nell'arte dal punto di vista filosofico.

Il relativismo vorrebbe dirci che non c'è nulla di assoluto nel comportamento umano, cioè che non ci sono punti di riferimento validi per tutti in tutti gli ambienti.
Marchesini crede che questo non sia vero, che debba esserci qualcosa che libera i concetti di buono o cattivo dal giudizio di bellezza o bruttezza che viene attribuito a un'opera d'arte.
Partendo da un excursus storico che attraversa la storia dell'arte a partire dal medioevo per passare attaverso l'umanesimo e il rinascimento, e i secoli successivi arriva fino ad oggi e immagina il domani.
A proposito della genesi del senso estetico l'autore agiunge alle sue conclusioni, costruisce e valorizza il suo punto di vista sull'arte pittorica per passi successivi: l'arte, il bello, la facoktà di idealizzare per definire appunto il valore ideale della creazione artistica.
Attraverso la definizione della logica che sottende alle elaborazioni artistiche dal rigore logico e la libertà creativa fino alla crisi e all'espressione dell'Utopis e del fantastico Marchesini giunge a defionire il significato dell'arte come trasformazione e come realizzazione della libertà e della grandezza dell'essere umano.

Per lui è importante inquadrare L'ASTRAZIONE E L'ASTRATTISMO con la definizione della merafisica vera o presunta, definire la crisi della logica che porta all'informala e delineare l'astrazione autentica.

La lettura di questa monografia secondo lo scrivente è interessante densa di riferimenti, di esempi e di concetti, e scorre fluida e piana. Chi come Marchesini è capace di esporre concetti complessi in modo semplice e comprensibile dimostra di essere un profondo conoscitore della materia e di saper trasmettere agli altri questa conoscenza.

 


Conclusione

Il linro è in fase di ristampa presso la case editrice Tabula Fati di Marco Solfanelli

Tel. 0871 561806 - 335 6499393 — edizionitabulafati@yahoo.it

L'autore e il suo amico e compagno di tante avventure, Giancarlo Scafidi, sono mancati da poco tempo. Lo scrivente sta gratuitamente interssandosi affinché avvenga la pubblicazione in modo che tutti gli amici e gli estimatori di Duilio Marchesini possano legegre questa pregevole opera, che non merita di cadere nel dimenticatoio.

Lo scrivente invita gli amici di Duilio Marchesini e di Giancarlo Scafidi a telefonare o comunque mettersi in contatto con la casa editrice per avere informazioni e magari prenotare una o più copie del libro

Lino Bertuzzi     Marzo 2022